Simbologia dell'asino: Significato simbolico, spirituale, esoterico

Manuel GarManuel G | 13 Luglio 2020

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Secondo i simbolisti l'asino possiede una proiezione astrale: essi lo considerano infatti come uno degli attributi di quello che viene denominato “secondo sole”, che altro non è che il pianeta Saturno.

Nel Medioevo appaiono frequentemente delle rappresentazioni di questo animale su rilievi, fregi, modanature e aste. Generalmente simboleggia aspetti relazionati alla pazienza e alla forza.

Nel corso della storia è stato associato anche ai sacrifici rituali e, a causa delle sue lunghe orecchie, è stato associato anche agli elementi circolari, come la ruota o alcune stelle.

Per gli alchimisti il simbolismo dell'asino era abbastanza denso di connotazioni interpretative e, per questo, lo identificano con tre dei principi ed elementi base, ovvero il mercurio, il sale e lo zolfo.

Alcuni studiosi di psicologia, come per esempio Jung, hanno provato a svelare la complessità significativa dell'asino relazionandolo con la forza interna del male e il potere inconsapevole della colpa. Forse per questo, da una prospettiva onirica, interpretano l'apparizione della figura di un asino in determinati sogni come detentrice di distruzione e morte. In questo senso, la presenza intermittente di un asino in un sogno, viene associata all'assenza o alla scomparsa di una persona cara.

Le civiltà ancestrali attribuivano all'asino tutta una serie di attitudini lontane dalla realtà e, in modo particolare, lo consideravano un simbolo di cianfrusaglia.

I popoli dell'antichità classica gli riconoscevano un protagonismo assoluto e, infatti, i Greci lo mostravano come vittima sacrificata all'oracolo di Delfi; allo stesso tempo lo consideravano il giumento del dio Dioniso. Al contrario, i Romani lo associavano al dio della fecondità e della procreazione.

Generalmente l'asino veniva considerato come un animale relazionato con il simbolismo rappresentativo dell'occulto e del mistero e, per questo motivo, i popoli della valle dell'Indo, così come gli Antichi Egizi, lo temevano e lo consideravano come un pericolo.

In determinate occasioni storiche, l'asino è stato associato alla calma e alla pace ed è proprio questo infatti il significato che gli attribuisce il Cristianesimo: simbolico è il fatto che Cristo sia entrato nella città di Gerusalemme a cavallo di un asino. Ciò nonostante, nell'Antico Testamento è considerato, a volte, come animale impuro. Nella storia del pensiero filosofico è famoso il celebre “asino di Buridano” quando si tratta di stabilire l'esistenza della libertà e dell'applicazione del cosiddetto “libero arbitrio”. L'aneddoto si basa su un asino che si trova di fronte a due montagne di fieno identiche e che, non sapendo scegliere quale mangiare, finisce col morire di fame. All'animale viene quindi data la libertà di agire come di non agire e, in questo modo non riesce a prendere nessuna decisione.

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