I Celti, popolo di dei, druidi e potenti guerrieri dell'età del ferro, furono delle società tribali insediatesi in Europa che ci tramandarono una serie di simboli misteriosi sopravvissuti fino ai giorni nostri.
Questi simboli e il loro significato costituivano una parte fondamentale della cultura celtica. Venivano infatti utilizzati anche per la decorazione delle armi, degli utensili e persino gli stessi corpi; venivano infine utilizzati anche dai potenti e temuti druidi per realizzare i rituali sacri.
Triscele
Il triscele, triskel o triskelion celtico è un simbolo formato da tre braccia a forma di spirale unite fra loro in un punto centrale. Nel simbolismo celtico il tre era un numero sacro e rappresentava l'equilibrio e la perfezione. La cultura celtica considerava il triscele come un simbolo sacro che poteva essere portato solo dai druidi, in quanto gli si attribuivano delle proprietà curative e rappresentava la divinità.
Rappresentava l'equilibrio fra il corpo, la mente e lo spirito, l'apprendimento continuo e l'eterna evoluzione. Veniva inoltre associato alle tre classi della società celtica, i druidi, i guerrieri e i lavoratori. Nei riti solari simboleggiava l'alba, il tramonto e la notte. Il triscele rappresentava anche le tre tappe dell'essere umano, l'infanzia, la maturità e la vecchiaia. Se relazionato al tempo, rappresentava invece il passato, il presente e il futuro. E, infine, rappresentava l'unione dei tre elementi fondamentali dell'universo, ovvero la terra, l'acqua e l'aria.
Croce Celtica
Alcuni esperti assicurano che il simbolo della croce non abbia origini cristiane: la prima croce celtica ritrovata risale infatti al 10.000 a.C.. Si pensa inoltre che la croce abbia origini hindu e che rappresenti l'unione fra l'uomo e la donna.
Per i Celti la croce simboleggiava le quattro direzioni - nord, sud, est e ovest - e le quattro divinità che vi dimoravano. Rappresentava inoltre le quattro stagioni dell'anno celtico, nonché l'incrocio di due cammini: quello dei vivi quello dei morti.
Si pensa che questi segni celtici rappresentassero l'albero della vita. I quattro elementi della terra dell'aria, dell'acqua e del fuoco uniti all'energia che è rappresentata dal cerchio che li unisce tutti.
Triquetra
La triquetra è uno dei simboli celtici più conosciuti e il suo significato è stato reinterpretato nel corso della storia.
Per i Celti rappresentava la vita, la morte e la reincarnazione. Questo simbolo allude inoltre al concetto fisico, mentale e spirituale: vale a dire corpo, mente e anima o spirito.
I druidi celtici utilizzavano la triquetra nei loro rituali per guarire, benedire e dare fertilità. Utilizzavano questo simbolo anche per invocare la morte.
La triquetra celtica rappresenta anche le tre forze della natura: terra, aria e acqua. É un simbolo di origine indoeuropea che simboleggiava la triplice dimensione della divinità femminile ed era considerato il simbolo ella femminilità celtica. Più tardi la Chiesa adottò questo simbolo per rappresentare la Trinità – Padre, Figlio e Spirito Santo – privandolo così della sua allusione alla femminilità.
In seguito assunse l'accezione di simbolo satanico a causa dell'Inquisizione e dei Crociati, che perseguirono e mandarono al rogo tutti coloro che si facevano chiamare druidi o che utilizzavano questi simboli nei rituali pagani.
Al giorno d'oggi, in Irlanda, Galizia e Bretagna è tradizione che gli uomini regalino alla loro futura sposa un gioiello a forma di triquetra, che rappresenta le tre promesse di una relazione: amare, onorare e proteggere.
Albero della Vita
Nell'antichità, quando una tribù celtica sceglieva un insediamento per fondare un nuovo villaggio, sceglieva sempre un luogo al centro del quale ci fosse una grande albero, affinché questo elemento sacro della natura fornisse loro in particolare protezione, fortuna e saggezza. I Celti chiamavano questo albero “l'Albero della Vita”. L'albero della vita fu uno dei simboli celtici più importanti per la loro cultura. Per loro l'albero era il simbolo degli dei e rappresentava la forza, la saggezza, la vita della natura e dei suoi boschi. I Celti avevano un profondo legame con i boschi, che costituivano per loro un rifugio, una fonte di alimento attraverso la caccia e la fonte del legname che alimentava il fuoco dei loro villaggi.
Per i Celti l'albero della vita rappresentava l'unione tra cielo e terra, tra i vivi e i morti, la relazione fra l'elemento mistico, magico, da una parte e l'elemento terreno dall'altro. Rappresentava anche la reincarnazione.
Nodo dell'amante
Il nodo dell'amante è il simbolo celtico dell'amore, il nodo che mai si scioglierà e che rappresenta l'unione eterna. Simboleggia l'unione eterna degli innamorati, l'unione che supererà il tempo e lo spazio. Poiché non ha né inizio né fine, a questo simbolo si attribuisce anche il dono dell'eternità, la vita infinita attraverso la reincarnazione. Nelle famiglie celtiche era tradizione passare questo simbolo di padre in figlio attraverso le generazioni, per tramandare all'infinito la loro stirpe.
Il nodo celtico dell'amante era molto utilizzato nell'ornamento di tutti i tipi di oggetti della vita quotidiana.
Claddagh
Nonostante il simbolo del Claddagh venga relazionato alla simbologia celtica antica, la verità è che si tratta di un simbolo molto più moderno, creato in Irlanda nel XVII secolo. Questo simbolo celtico è formato da tre elementi: una corona, due mani e un cuore, la corona simboleggia la lealtà e la fedeltà; le mani rappresentano l'amicizia e il cuore simboleggia l'amore. Il motto a esso associato è: “Let love and friendship reign” ( Che l'amore e l'amicizia regnino). Questo simbolo venne creato per fabbricare un anello molto speciale, l'anello di Claddagh.
Storia dell'anello di Claddagh
Trecento anni fa, nell'antico villaggio di Claddagh (Irlanda) viveva un uomo chiamato Richard Joyce.
La leggenda narra che Richard emigrò nelle Indie Orientali al fine di guadagnare del denaro e potersi così sposare, al suo rientro a Claddagh, con la sua amata. Sfortunatamente però, la nave durante la sua traversata venne catturata e il signor Joyce venne venduto come schiavo ad un orafo algerino.
Quando Guglielmo III salì al trono, ordinò la liberazione di tutti i prigionieri britannici nei territori musulmani, facendo sì che anche il signor Richard venisse liberato. Durante i 14 anni di prigionia Joyce si era guadagnato l'affetto e il rispetto dell'orafo algerino il quale gli offrì la possibilità, qualora lo desiderasse, di sposarsi con una delle sue figlie ed ereditare così la metà della sua fortuna, con l'unica condizione che dovesse rimanere lì con loro. Tuttavia Richard rinunciò alla generosa offerta e ritornò alla sua dimora per ricongiungersi alla sua amata.
Durante i quattordici anni di prigionia non dimenticò mai il vero amore della sua vita e diede vita a un anello che rappresentasse il suo amore per lei e che le consegnò il giorno delle nozze. L'anello di Claddagh, appunto.
Spirale
La spirale è uno dei simboli più antichi creati dall'uomo: sono infatti state ritrovate delle spirali scolpite nella pietra risalenti a più di 12.000 anni fa.
Spirale Celtica
La spirale celtica costituisce ugualmente uno dei simboli più antichi e comuni di questa cultura. Questi simboli sono stati infatti ritrovati in una moltitudine di oggetti della vita quotidiana, nonostante sia necessario sottolineare che si trovano per lo più all'interno dei luoghi di sepoltura. Questo si pensa derivi dal fatto che per i Celti la spirale simboleggiasse dei concetti molto importanti, come la reincarnazione e l'immortalità dello spirito: per essi era infatti simbolo dell'infinito, in quanto non aveva né principio né fine. Nella simbologia celtica, la spirale rappresentava anche l'evoluzione, il progresso e il continuo sviluppo fisico e spirituale dell'essere umano.
La spirale simboleggiava lo scorrere del tempo e il movimento delle stelle e venne utilizzata per l'elaborazione di calendari primitivi, ma sorprendentemente esatti per l'epoca.
Doppia Spirale
La doppia spirale celtica è stata ritrovata in una moltitudine di grotte irlandesi e simboleggia la dualità delle cose. I Celti erano soliti usare questo simbolo per rappresentare gli equinozi (momento dell'anno in cui il giorno e la notte hanno la stessa durata). Viene considerato come l'equivalente dello ying-yang nella cultura orientale.
Croce Solare
La croce solare è un simbolo utilizzato dal genere umano da migliaia di anni e diffuso in numerose e diverse civiltà del nostro tempo. É formata da una croce dai bracci uguali all'interno di un cerchio. Questo simbolo si relaziona con il sole, da cui deriva il suo nome. Viene considerato come il simbolo religioso più antico che si conosca. Venne utilizzato in tutte le culture europee dal Neolitico fino all'Età del bronzo. Il neopaganesimo recuperò la croce solare per il processo di ricostruzione della fede e cultura pagana, in particolare nel celtismo, nell'etenismo, in particolar modo nell'Asatrù, e in altre credenze del paganesimo nordico.
La croce solare rappresenta il calendario solare, i solstizi, gli equinozi e le quattro stagioni.
Pentagramma
Il pentagramma celtico, o pentacolo celtico, è una stella a cinque punte inscritta all'interno di un cerchio. I pentagrammi più antichi risalgono al 3500 a.C.. Per i druidi celtici questo simbolo rappresentava la divinità e veniva spesso utilizzato nei loro rituali sacri.
Awen
In Gaelico significa “ispirazione” ed è costituito da tre piccoli cerchi dai quali cadono tre raggi, uno da ciascun cerchio, il tutto inscritto all'interno di un cerchio più grande che li circonda.
Rappresenta l'illuminazione spirituale e divina, la benedizione nei confronti degli uomini. Simboleggia anche l'armonia fra gli opposti.
Il Awen è uno dei simboli celtici del neodruidismo.
Wuivre
Il simbolo Wuivre è formato da due serpenti intrecciati fra loro. Rappresenta tutte le qualità dell'elemento terra. Si conosce anche come il guardiano di tutti i tesori della terra. I Celti consideravano i serpenti come delle divinità sacre dei boschi. Per i druidi celtici il Wuivre rappresentava la dualità confusa e contraddittoria della natura.
Lauburu
Lauburu (variante di tetrasquele) è il nome che la croce dai bracci curvilinei ha in Euskera, la lingua dei Paesi Baschi. Questo simbolo si ritrova in una moltitudine di rappresentazioni artistiche delle civiltà pre-cristiane europee, come i popoli celtici.Si dice che questo simbolo celtico rappresenti il sole e le diverse tappe dell'essere umano.
Il lauburu orientato verso destra rappresenta la vita, mentre quello orientato verso sinistra rappresenta la morte. É per questa ragione che sono stati trovati molti lauburus orientati verso sinistra in molti monumenti funebri.
Viene inoltre considerato il simbolo dell'energia e della virilità.
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