L'elefante è considerato il mammifero ed erbivoro più grande del mondo. Consuma quotidianamente grandi quantità di cibo e di acqua, ma ciò che lo caratterizza è la pazienza che esercita nella ricerca del cibo: può arrivare ad impiegarci fino a 15 ore.
L'elefante è un mammifero enorme, pacifico e dall'aspetto molto caratteristico. Attualmente ne esistono solo due specie: quello africano o della savana o quello asiatico o dei boschi. Entrambe le specie vivono in grandi gruppi e sono animali molto socievoli.
Alimentazione degli elefanti
La dieta degli elefanti si potrebbe definire a base di frutta, foglie d'albero, bambù, arbusti, fiori, erbe, tuberi e corteccia d'albero. Se non hanno a disposizione i loro alimenti abituali, cercano qualsiasi altra fonte di cibo a base di piante. Vengono allattati fino ai 4 anni, ma già dal primo anno di età si alimentano anche di piante. Anche se non se ne consce il motivo esatto, metabolizzano solo il 40 o 50% del cibo che ingeriscono.
Gli elefanti si procacciano il cibo con l'aiuto della proboscide. Questa, oltre ad aiutarli a identificare l'aroma dei frutti, funziona come un braccio che li aiuta a portare il cibo alla bocca. Gli elefanti sono capaci di raccogliere i frutti che si trovano molto in alto: potremmo pensare che riescono a farlo grazie alle loro grandi dimensioni, ma in realtà lo fanno scuotendo gli alberi in modo da far cadere i frutti e potersi così nutrire tutto il branco. Possono persino arrivare a sradicare gli alberi da terra. La quantità giornaliera di cibo ingerita si aggira intorno ai 200 kg.
L'acqua è qualcosa di indispensabile per questo mammifero: poiché necessita di grandi quantità di acqua, ha bisogno di fonti che ne abbiano un buon approvvigionamento. Quotidianamente arriva a bere fino a 130 litri di acqua e fa il bagno più volte al giorno. Se trova scarse fonti d'acqua, l'elefante per poterla trovare, nelle zone dove c'è questa disponibilità, scava la terra con l'aiuto delle sue zanne.
A causa del loro grande appetito per vivere necessitano di ampie estensioni di terra e sono talmente intelligenti che cambiano spesso il luogo in cui cercano il cibo, in modo da dare a queste aree il tempo di rifiorire e poter quindi contare su nuove piante di cui cibarsi. Quando non riescono a procacciarsi abbastanza cibo ricorrono alla corteccia degli alberi sradicandoli o abbattendoli.
Scrivi qui il tuo commento